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Come imparare le lingue straniere all’estero

Si considera spesso a ragione, che per imparare una specifica lingua sia un’ottima idea andare a vivere in una nazione dove questa venga parlata comunemente.

Nulla di più vero, soprattutto per quanto l’inglese, ritrovarsi a vivere, studiare e lavorare in un paese anglofono può essere la giusta via per ottimizzare la conoscenza di questa lingua universale.

Esistono però dei metodi per ottimizzare questa preziosa opportunità, ovvero prendere parte ai numerosi corsi organizzati dalle scuole di lingua all’estero. Va detto che queste tipologie di corsi solitamente riguardano l’inglese, con istituti diffusi un po’ in tutti i territori anglofoni: Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada e Australia.

Non solo inglese

Non mancano però destinazioni particolari per chi ha intenzione di imparare il francese, il tedesco o lo spagnolo (in Spagna o Costa Rica). Per gli appassionati dell’oriente poi, vi è la tentazione della Cina e del Giappone…

Seppur l’inglese rimanga assolutamente la lingua più parlata al mondo, una sorta di passepartout del perfetto viaggiatore, l’apertura di alcune nazioni al mercato globale sta creando grandi opportunità di lavoro per chi conosce alcune specifiche lingue.

Perché dunque non coniugare una vacanza con lo studio di una lingua?

Quali sono gli svantaggi e le difficoltà a cui vado incontro?

Non mancano però le controindicazioni: la prima, nonché più evidente, sono i costi. Se una vacanza ha già un costo intrinseco, è facile immaginare come l’ulteriore spesa per un corso linguistico possa andare a pesare economicamente sullo studente.

Non solo: nonostante l’utilità di queste attività, il risultato ottenuto vivendo e lavorando in una precisa location (per un tempo più lungo) ha effetti più radicali per quanto riguarda la formazione linguistica.

In conclusione, imparare le lingue straniere all’estero tramite corsi è possibile, anche se risiedere per più mesi in tali posti, magari lavorando e vivendo la realtà quotidiana, è decisamente un modo più incisivo per assorbire una lingua straniera.

Per quanto riguarda la scelta della lingua, l’inglese parte sempre in prima fila ma, per questioni lavorative, abbinarla a un’altro linguaggio particolarmente diffuso (cinese, russo o spagnolo) potrebbe essere un grande vantaggio per il curriculum e aprire nuovi spazi lavorativi altrimenti chiusi ermeticamente.

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